Il piombo (Pb) è un elemento chimico pesante, numero atomico 82 e massa atomica 207,2 dalton. Fu scoperto in epoca antica e si trova citato nei papiri egizi del 1550 a. C. probabilmente perché è facile da reperire in molti minerali ed è facile da lavorare. Se è raro trovarlo in natura allo stato nativo, spesso si trova associato al rame e allo zinco e all’argento e viene estratto insieme a questi altri metalli. Il piombo possiede numerosi isotopi, alcuni sono artificiali e altri cinque esistono in natura: Pb-208 (52,4%), Pb-206 (24,1%), Pb-207 (22,1%), Pb-204 (1,4%) e Pb-210 presente solo in tracce.
Da alcuni secoli nelle armi da fuoco di diversa tipologia sono state utilizzate munizioni al piombo. Anche le armi da caccia prevedono l’utilizzo di munizioni al piombo: le cartucce contengono la polvere da sparo, l’innesco a percussione, materiale isolante (una volta ecologico, in cartone, poi per diversi decenni in plastica) e pallini di piombo di diverso calibro. Ormai è accertato che il piombo e suoi composti sono molto tossici per i viventi. I danni sulla salute umana e quella degli altri viventi consistono in una forma di avvelenamento grave detta saturnismo. Saturno era il nome dato al piombo dagli antichi alchimisti.
Il consumo frequente di cacciagione selvatica abbattuta con munizioni al piombo, poteva causare questa grave intossicazione. Il piombo penetrato nell’organismo attraverso l’apparato digerente, in parte veniva assorbito. La prima barriera protettiva è rappresentata dal fegato (come per tantissime altre sostanze tossiche) che ne elimina una parte. La parte restante nel sangue si trasforma in difosfato di piombo, Pb3(PO4)2 , e tende ad accumularsi nelle ossa, oltre a danneggiare altri organi tra cui il sistema nervoso centrale e periferico, i reni, il sistema cardiovascolare.
Oggi non sono frequenti le intossicazioni croniche o acute da piombo e sono legate soprattutto all’utilizzo industriale del piombo, in diversi ossidi, tra cui il minio, i cromati e i carbonati.
Anche le tubazioni vecchie possono sciogliere nell’acqua apprezzabili quantità di piombo che poi sono assorbite con la dieta. Si tratta di piccole quantiche che però perdurano nel tempo, per decenni o secoli. Tuttora ci sono strutture e tubazioni in piombo vecchie di diversi secoli, alcune addirittura risalgono all’epoca romana. Le tubazioni erano costruite in piombo fino ad alcuni decenni fa, mentre oggi regna sovrana la plastica, sperando che anche quest’ultima non rilasci quantità pericolose di microparticelle nell’acqua che la attraversa.
Per risolvere almeno il problema delle munizioni al piombo, in molti parchi e siti protetti (Rete Natura 2000), da qualche mese in alcune Regioni italiane è stato introdotto il divieto di utilizzare munizioni contenenti piombo, come aveva già stabilito la UE alla fine del 2020. Una misura importante per salvaguardare i cittadini, la fauna selvatica e l’ambiente in generale. Secondo uno studio, coordinato dall’ISPRA e pubblicato nel 2018, sono almeno 40 le specie di pesci e uccelli acquatici a rischio avvelenamento da piombo in Europa e di questi, il 6% corrispondente a circa 700.000 individui, ogni anno muoiono. Anche in seguito a questo ed altri studi, l’Unione Europea nel 2020 ha deciso di aumentare la tutela delle zone umide, per mantenere la biodiversità e tutelare indirettamente anche la salute umana. Secondo l’ECHA, l’agenzia europea per le sostanze chimiche, il piombo riversato in vari modi nell’ambiente è causa di morte diretta e indiretta ogni anno di milioni di animali. Perciò il 24 e il 25 novembre del 2020, il Parlamento europeo, in seduta plenaria, ha approvato un regolamento che vieta l’utilizzo del piombo nelle zone umide (Regolamento UE). Il 2 febbraio di ogni anno si celebra la giornata internazionale delle zone umide, dedicata a paludi, stagni, laghi, lagune e risorgive. Si tratta di aree del pianeta fondamentali per la biodiversità e anche per la nostra sopravvivenza. per saperne di più: Chimica-online, RAI-SCIENZA.