L’industria chimica in Italia

L’Italia è il terzo Paese europeo per la produzione chimica, con una quota del 9,5%, dopo il colosso Germania con il 28,9% e la Francia con il 17,4%. I dati si riferiscono al 2021 (fonte Eurostat) e sono stati rielaborati da Federchimica.

Le imprese chimiche attive in Italia sono più di 2.800 e occupano oltre 112 mila addetti. La situazione produttiva italiana è migliore nella chimica fine e specialistica, soprattutto nella produzione di principi attivi farmaceutici, in cui siamo ai primi posti nel mondo.

Il saldo commerciale purtroppo è negativo perché bisogna importare la maggior parte delle materie prime, petrolio e altri combustibili fossili soprattutto. Quello chimico è un settore strategico per lo sviluppo industriale e la transizione ecologia, ma finora non ha avuto le necessarie attenzioni da parte dei ministeri dello sviluppo industriale ed economico. Eppure si tratta della principale Scienza e industria da sviluppare per raggiungere la sostenibilità ambientale.

Gli occupati nel settore chimico, in Italia sono concentrati per quasi i 4/5 nelle Regioni del settentrione, con la Lombardia che da sola ne occupa il 41,3% ed è anche una delle principali Regioni europee a vocazione chimica, dopo Renania Westfalia (Germania), Ile de France (Francia), Baviera (Germania), Renania Palatinato (Germania).

Bisogna segnalare che una parte rilevante dell’industria chimica italiana è costituita da imprese a capitale estero che trovano conveniente produrre e fare ricerca in Italia. Molti dati sono presenti su Federchimica.it .