A caccia del bosone di Higgs

Si tratta di un libro su una grande conferma scientifica dello scorso anno. Il libro di Luciano Maiani, che è stato direttore generale del CERN di Ginevra, e Romeo Bassoli, è pubblicato dalla Mondadori Università (198 pagine, 17,00 euro, uscito l’8 febbraio) e verrà presentato all’Auditorium di Roma, Sala Petrassi, giovedì 14 marzo 2013 alle ore 10,30.

Gianotti-Higgs-al-CERN-2012-300x224     Parteciperanno alla presentazione, insieme agli autori, due grandi della ricerca italiana: Fabiola Gianotti e Guido Tonelli. Entrambi hanno diretto gli esperimenti che hanno portato alla conferma dell’esistenza del bosone di Higgs. Fabiola Gianotti è stata anche collocata al quinto posto come personaggio dell’anno 2012 dalla rivista Time. Al primo posto c’era il Presidente Obama. La presentazione sarà arricchita dalle domande poste da Marco Cattaneo, direttore de “Le Scienze”. Verranno ripercorse alcune tappe della costruzione dell’acceleratore LHC e delle esperienze che vi sono state condotte. Si cercherà di chiarire qual è la portata della scoperta di questo bosone e quali potrebbero essere le future implicazioni.

Nella foto (http://www.ansa.it): Fabiola Gianotti e Peter Higgs al CERN di Ginevra nel 2012. Per saperne di più:

http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/libri/2013/02/04/caccia-bosone-Higgs_8189960.html

Video di RAI-Scienze sul bosone di Higgs spiegato da Piero Angela, con immagini e descrizione del CERN.

http://it.wikipedia.org/wiki/Bosone_di_Higgs

Su Fabiola Gianotti e l’influenza che hanno avuto su di lei Einstein e Marie Curie: http://www.repubblica.it/scienze/2012/12/22/news/la_signora_delle_scienze_fabiola_gianotti_si_racconta-49278119/

http://it.wikipedia.org/wiki/Fabiola_Gianotti

Il bosone di Higgs

higgs_peter-300x225     La grande caccia è finita. L’esistenza di questa particella venne ipotizzata da Peter Ware Higgs circa cinquant’anni fa: gli studi su questo bosone furono pubblicati nel 1964. In questo blog abbiamo già scritto dell’intervista del TG3 Leonardo a Higgs nel 2009  in cui esprime la ferma convinzione dell’esistenza di questa particella subnucleare che rafforza e completa il modello standard. La notizia di oggi, data dagli studiosi del CERN di Ginevra, conferma che questa particella è stata trovata. Esiste. È lei che tiene insieme le altre particelle e dà la massa alla materia. Uno degli scopi della costruzione del LHC (Large Hadron Collider), un anello sotterraneo di 24 km che accelera le particelle quasi alla velocità della luce, è stato raggiunto: l’impatto tra le particelle accelerate ne ha liberate altre più piccole tra le quali il bosone di Higgs.

Terminata una sfida, se ne prospettano molte altre. Sappiamo ancora molto poco del cosmo, della materia e dell’antimateria che lo costituiscono.

Il video di RepubblicaTV (dopo un breve spot pubblicitario) con l’annuncio alla presenza del fisico: http://video.repubblica.it/home

A dare l’annuncio della scoperta sono stati il direttore del Cern Rolf Heuer e Fabiola Gianotti, la scienziata italiana che dirige l’esperimento Atlas. Credo che non ci saranno brutte sorprese, come è capitato per la velocità dei neutrini, ma è importante che nel prossimo futuro ci siano ulteriori riscontri. Anche perché questo bosone, una volta formatosi nelle collisioni ad elevata energia, si trasforma in altre particelle in tempi brevissimi. Intanto molti già ipotizzano il Premio Nobel per Higgs (83 anni) che ha pianto durante l’ovazione che gli è stata tributata al Cern. Tra le altre cose, il fisico ha detto: “È incredibile che tutto questo sia successo mentre sono ancora in vita”.

Per leggere una scheda sul bosone di Higgs.

 

Il TG3 Leonardo ha intervistato il fisico teorico Higgs

Peter_Higgs     Peter Higgs è un fisico, scopritore del bosone (la cosiddetta particella di Dio). Ha 80 anni, è nato a Bristol e fino a qualche anno fa era professore di fisica teorica ad Edimburgo, è colui che ha ipotizzato l’esistenza della particella più ricercata al mondo. È la particella che manca per spiegare con completezza come funziona un atomo. La più grande e costosa macchina del mondo, LHC del CERN di Ginevra è nata proprio per scovare il bosone di Higgs. Ci riuscirà?

Propongo uno stralcio dell’intervista del TG3 Leonardo (TG delle scienze) al prof. Higgs, trasmessa lunedì 30 marzo 2009.

Prof. Higgs, la macchina ce la farà? Lei ci crede?

Sarei davvero sorpreso se non lo trovassimo il bosone di Higgs. I calcoli  le misure e gli espedienti fatti fin qui nelle altre macchine mi fanno essere molto ottimista.

     Higgs ha formulato l’esistenza di una particella subnucleare alla quale migliaia di fisici danno la caccia da 40 anni. Il bosone spiegherebbe la massa, perché le particelle elementari protoni e elettroni hanno masse così diverse, perché non vagano qui e là nel vuoto, e completerebbe il “modello standard” la teoria della struttura degli atomi: 12 particelle note più lei, la particella fantasma, particolarmente sfuggente. I suoi studi sul bosone furono pubblicati nel 1964. LHC è un anello sotterraneo i 24 km che accelera le particelle quasi alla velocità della luce e le fa arrivare all’impatto che dovrebbe liberare altre particelle e altri bosoni.

     Cerchiamo il bosone di Higgs: è lui che tiene insieme la materia, è lui che tiene unita la teoria, che permette alla materia di passare da uno stato fondamentale ad uno di eccitazione.

Lei è ancora fiducioso che il suo bosone venga trovato al LHC?

Certo c’è stata un’interruzione ma potrebbe essere sfruttata per analizzare i dati ottenuti fino ad oggi.

Oltre alla fisica e alla matematica, cos’altro ha influenzato molto la sua vita?

La musica e l’arte, ma nella mia vita mi sono concentrato soprattutto sui sistemi matematici più adatti a descrivere ciò che osserviamo. Oggi sono un ottantenne con due nipotini e mi allontano dall’attività scientifica mentre mi avvicino alla famiglia. Se devo scegliere un autore preferito sono sempre allo stesso nome: Bach.

Per approfondimenti: http://it.wikipedia.org/wiki/Bosone_di_Higgs

http://it.wikipedia.org/wiki/Peter_Higgs

Immagine tratta da: http://www.ph.ed.ac.uk/peter-higgs/

CERN: PARTITA L’AVVENTURA PER I SEGRETI DELL’UNIVERSO

       

È cominciata l’avventura più ambiziosa della fisica moderna, diretta a esplorare i segreti della materia riproducendo in laboratorio gli istanti successivi al Big Bang, l’enorme esplosione che ha dato origine all’universo. Il 10 settembre 2008 è stato acceso l’acceleratore di particelle più grande e potente mai costruito, il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra, costato alcuni miliardi di euro. D’ora in poi sarà un susseguirsi di eventi, alcuni dei quali potranno addirittura rivoluzionare le attuali conoscenze della natura e della materia.

I primi fasci di protoni hanno attraversato per la prima volta i 27 chilometri dell’anello dell’acceleratore in senso orario e antiorario e tutto è andato perfettamente. In questa settimana i due fasci di particelle saranno sincronizzati per essere iniettati contemporaneamente per ottenere le collisioni, a velocità prossime a quella della luce (circa 300.000 km/sec) All’inizio e per un periodo di una o due settimane queste avverranno ad un’energia bassa e nel prossimi mese, probabilmente a ridosso dell’inaugurazione ufficiale dell’Lhc prevista per martedì 21 ottobre, si aumenterà progressivamente l’energia a cinque TeV. Per i primi mesi del 2009 la macchina lavorerà a regime, all’energia di sette TeV.
Il Teraelettronvolt o TeV è un’unità di misura dell’energia usata principalmente nella fisica delle particelle.

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