Un nuovo minerale: Hemleyite

     Alle centinaia di minerali che compongono le rocce del nostro Pianeta, da qualche mese se n’è aggiunto un altro: la hemleyite. I minerali sono sostanze naturali di composizione chimica definita che si possono trovare in giacimenti più o meno grandi. La composizione chimica dei minerali non è perfettamente costante, ma comunque può essere descritta con una formula chimica, soprattutto nei minerali più puri.

     Usando la tecnica della diffrazione a raggi X per analizzare la struttura chimica dei minerali contenuti in un meteorite caduto in Cina nel 1986, Luca Bindi (lo stesso dei “quasicristalli”, premiato al Quirinale dal Presidente Mattarella) del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze e alcuni suoi colleghi dell’Accademia Cinese delle Scienze e dell’Istituto di Geochimica del Guangzhou, hanno individuato un minerale mai osservato prima.

     I risultati della ricerca sono stati pubblicati lo scorso 15 febbraio sulla rivista Nature Scientific Reports: http://www.nature.com/articles/srep42674 . Secondo gli studiosi, addirittura il 10% della Terra potrebbe essere composto da questo minerale scoperto solo ora. Perché non è mai stato osservato prima? Potrebbe trovarsi nella zona compresa tra il mantello superiore (che insieme alla crosta forma la litosfera) e quello inferiore le cui alte temperature e pressioni ne favorirebbero la formazione. Ma non ci sono strumenti che permettono di accedere a quelle profondità per portare in superficie quei materiali senza che subiscano modifiche, come accade durante le eruzioni vulcaniche.

La ricerca con la scoperta del nuovo minerale è stata convalidata dalla International Mineralogical Association.

Il gruppo di studiosi ha scelto il nome hemleyite in onore al fisico Russell J. Hemley della George Washington University, che nel 2005 ricevette il premio Balzan per le sue famose ricerche sulle alte pressioni.

Nella foto un meteorite gigante composto da ferro, ritrovato nella Cina di nord-ovest cinque o sei anni fa. Crediti: Link2Universe .