Un romanzo sulla chimica

Chimica_bellezza_Pallavicini     “La chimica della bellezza” non è un trattato di chimica, né un testo sulla bellezza in sé ma in parte su quella della chimica. Si tratta di un romanzo di Piersandro Pallavicini con una trama suddivisa in varie sottotrame, che hanno per oggetto il mondo della chimica, le sue fatiche e la sua bellezza, i congressi e le pubblicazioni. Ma anche le amicizie, gli amori, la ricerca e il Premio Nobel. Un romanzo articolato, che intreccia la realtà delle scoperte scientifiche e la finzione delle storie e dei personaggi, anche se alcuni di questi si riferiscono a chimici realmente vissuti o viventi, compreso l’autore che è lui stesso un chimico. Un romanzo dell’editrice Feltrinelli che si può trovare facilmente nelle librerie e in rete.

     In un’intervista rilasciata a Federica Tronconi e pubblicata su L’Ultima riga, l’autore tra l’altro riferisce il modo il cui è nato il suo romanzo: “Da una parte mi sono ispirato ad un incontro realmente accaduto nella mia vita, quando a trent’anni ho incontrato ad un convegno il Premio Nobel Jean Marie Lehn. Ho trovato in lui la figura dello scienziato perfetto, un’intelligenza superiore che ha una stima indistinta per tutti senza distinzione tra professore, ricercatore, ecc. Ed è una caratteristica, questa umanità, che ho trovato solo nelle grandi figure, nelle grandi intelligenze. Gli scienziati che ho inserito nella prima storia del  mio romanzo sono modellati sulla figura straordinaria di Jean Marie Lehn. Nella seconda storia invece ricordo Gilbert Lewis, chimico della prima metà del Novecento e l’estensore della chimica che insegno io stesso all’università. Le sue erano teorie sono, ancora oggigiorno, semplici ma geniali. Nonostante la sua genialità non ha mai ricevuto il Premio Nobel per via delle sue critiche mosse nei confronti di alcuni suoi colleghi. Morto suicida, forse per questo motivo, la sua è la storia di una grande ingiustizia. La sua storia mi ha molto colpito e ho voluto inserirla nella seconda parte del romanzo per omaggiarlo della sua grandezza.”Continua con l’intervista …